«La natura è irriducibile. Possiamo sottoporla a ogni genere di oppressione, assoggettamento, rimozione: sortirà, sbucherà, rinascerà da dove meno ce lo aspettiamo. Le piante spontanee di città sono un mistero e sono un presagio».
È con queste parole che Michela Serra introduce Botanica Urbana, il libro di Fabrizio Zara, pubblicato da Aboca Edizioni.
Le piante crescono spontaneamente anche in città e si adattano popolando muri, bordi delle strade e recinzioni. Eppure molto spesso le trascuriamo e calpestiamo involontariamente senza sapere che quelle che chiamiamo “erbacce” possono essere in realtà piante medicinali ricche di proprietà utili per la salute e di caratteristiche affascinanti.
Ed è proprio per imparare a riconoscere le piante spontanee di città, spesso invisibili ai nostri occhi, che nasce il libro-guida di Fabrizio Zara, esperto di flora medicinale e responsabile della ricerca botanica e curatore del giardino medicinale di Aboca. Questo libro-guida, scritto in maniera semplice e tecnica allo stesso tempo, è adatto per ogni età.
Con schede descrittive semplici e corredate di fotografie, illustra in modo agile i caratteri essenziali per l’identificazione delle più comuni piante medicinali in ambiente urbano e ci apre la strada ad una splendida avventura sulle “nostre vie” da fare con tutta la famiglia.
Tra i terreni incolti e ai margini delle strade, magari vicino ad un guardrail, troviamo facilmente piante di cicoria selvatica e malva silvestre entrambe note per le proprietà benefiche sulla flora batterica del sistema digerente. Una delle piante che vediamo spesso nei prati di città è il tarassaco, caratteristica per il suo fiore giallo e le sue proprietà depurative, digestive, epatiche. Con occhio attento e sensibile, armati di curiosità e voglia di sorprenderci, questa guida ci invita a cercare lungo i muri, i marciapiedi, le rotatorie stradali la presenza di una natura irriducibile ma troppo spesso, purtroppo, dimenticata.
Conoscere il mondo nascosto delle piante urbane ci farà scoprire che non c’è bisogno di essere un botanico per accorgersi di quanto è potente la natura e per farla entrare nella vita di tutti i giorni, magari proprio mentre passeggiamo per le vie della nostra città.