La Terra è il “pianeta blu”. Il 70% della sua superficie è coperto da acqua. Tuttavia per gli esseri viventi sulle terre emerse e per l’uomo solo una piccolissima parte dell’acqua terrestre è disponibile, e a causa delle attività umane la disponibilità sta progressivamente diminuendo.
Nel nuovo spettacolo della Banda Osiris – co-prodotto da Aboca – l’acqua è il pretesto, attraverso la lente deformata e deformante del gruppo piemontese, per un viaggio musicale attraverso i problemi che affliggono il nostro pianeta.
Inquinamento, cambiamenti climatici, effetto serra, sono temi con i quali ci si confronta quotidianamente e la Banda Osiris interviene nel dibattito per offrire il suo personale quanto inutile contributo magistralmente guidati dal prof Telmo Pievani.
Partendo da una suggestiva “Hommage à l’eau”, in cui l’acqua diventa base percussiva dell’intero brano, passando attraverso una lettera indirizzata ai grandi della terra, “L’acqua che verrà” liberamente ispirata a Lucio Dalla, e scomodando in seguito Roger Waters, Buscaglione, Modugno, Vivaldi e i Beatles, la Banda Osiris vuole dimostrare che il nostro mondo è ormai con l’acqua alla gola.
Sandro Berti (mandolino, chitarra, violino, trombone)
Gianluigi Carlone (voce, sax, flauto)
Roberto Carlone (trombone, basso, tastiere)
Giancarlo Macrì (percussioni, batteria, bassotuba)
Telmo Pievani (filosofo della Scienza)