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Diarrea acuta e cronica

Diarrea: quali sono le cause e come trattarla

Come ritrovare il benessere intestinale

La diarrea è un disturbo intestinale molto fastidioso, che può compromettere il tranquillo andamento delle attività giornaliere. Vediamo quali sono le cause e i rimedi utili per trattare questa condizione e ritrovare il benessere gastrointestinale.

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Tipi di diarrea: acuta, cronica e del viaggiatore

La diarrea è un disturbo intestinale comune che comporta l’espulsione frequente di feci molli e acquose (almeno tre volte al giorno), a causa di un’eccessiva motilità intestinale e un ridotto assorbimento di acqua da parte dell’intestino.

Si tratta di una condizione molto limitante, che può comportare forti mal di pancia, ma che in alcuni casi può essere trattata grazie a rimedi naturali e abitudini alimentari corrette.

In base alla durata e alla gravità, esistono vari tipi di diarrea:

  • diarrea acuta, condizione caratterizzata dall’espulsione di feci moli e acquose tre o più volte al giorno che durano non più di 14 giorni;
  • diarrea cronica o persistente: quando gli episodi diarroici possono persistere per più di 14 giorni. 
  • diarrea del viaggiatore che, come suggerisce il nome, colpisce le persone che viaggiano verso destinazioni con condizioni igieniche non ottimali,  in cui è possibile riscontrare contaminanti in acqua e cibo.

Nella maggior parte dei casi, comunque, la diarrea scompare in pochi giorni. Quando ha una durata maggiore può essere sintomo di un disturbo più importante. Vediamo meglio da cosa è causato questo disturbo intestinale e come trattarlo.

Quali sono le cause della diarrea?

La diarrea può essere causata da diversi fattori, quali: alimentazione scorretta, malattie infiammatorie intestinali e infezioni gastrointestinali.

Nello specifico, tra le più comuni cause della diarrea troviamo:

  • infezione gastrointestinale: è la causa più comune della diarrea acuta ed è dovuta ad agenti infettivi, come virus, batteri e parassiti. L’agente patogeno più diffuso è il Norovirus, associato a circa un quinto di tutti i casi di diarrea infettiva. Per quanto riguarda i bambini, gli agenti patogeni più comuni sono: Rotavirus, Astrovirus, Calicivirus, Specie Shigella, Campylobacter, Giardia e Cryptosporidium. La diffusione di questi agenti è molto rapida soprattutto in ambienti chiusi con alta concentrazione di bambini, come per esempio negli asili nido;
  • malattie infiammatorie intestinali quali morbo di Crohn, colite ulcerosa, diverticolite (cause note di diarrea cronica o ricorrente);
  • malattie funzionali del tratto intestinale, come ad esempio la sindrome dell’intestino irritabile (IBS) (causa di diarrea ricorrente);
  • l’ingestione di cibi infetti, come cibi crudi o contaminati, causa frequente di diarrea del viaggiatore;
  • malattie da malassorbimento, quali ad esempio la celiachia o l’intolleranza al lattosio. In questi casi l’ingestione di alimenti contenenti glutine o lattosio può comportare il manifestarsi del sintomo della diarrea
  • farmaci: la diarrea è un effetto collaterale presente in molti farmaci, che può comparire nelle persone in seguito all’assunzione di questi.

Sintomi per riconoscere la diarrea

Tra i sintomi più frequenti che segnalano la diarrea, troviamo:

  • defecazione di feci liquide o semiliquide, con episodi di almeno tre volte al giorno;
  • dolore addominale;
  • crampi addominali;
  • gonfiore;
  • prurito e sensazione di bruciore nella zona ano-rettale;
  • nausea associata al mal di stomaco.

Generalmente la diarrea può risolversi nel giro di qualche giorno, tuttavia è bene non sottovalutare questa condizione, soprattutto se i sintomi dovessero persistere. In questo caso, il consiglio è quello di contattare il medico, il quale provvederà a individuare la cura specifica sulla base delle esigenze della persona.

Diarrea persistente: quando preoccuparsi?

Si consiglia di rivolgersi al medico curante in presenza di sintomi che segnalano un peggioramento significativo del proprio benessere fisico, come per esempio:

  • vomito;
  • febbre;
  • sangue nelle feci;
  • segni di disidratazione;
  • stordimento e vertigini.

La disidratazione è una conseguenza della diarrea a cui è importante prestare molta attenzione poiché potrebbe comportare una serie di complicazioni anche gravi, quali: insufficienza renale, ictus o infarto.

Gli anziani e i bambini in caso di diarrea possono essere particolarmente a rischio disidratazione. I bambini perchè rispetto all’adulto hanno a disposizione un maggiore comparto di liquidi extracellulari che aumenta la quantità di liquidi che possono essere perduti rapidamente in caso di diarrea. Gli anziani per la ragione opposta, l’invecchiamento riduce i liquidi extracellulari a disposizione quindi in caso di diarrea la perdita di liquidi può facilmente generare situazioni di disidratazione.

Per questo è particolarmente importante consultare il medico in caso di disidratazione per poter trattare questo sintomo correttamente evitando complicanze.

Cosa prendere per la diarrea?

Per trattare questo malessere intestinale ci sono vari rimedi, che comprendono sia principi attivi, sia buone abitudini alimentari, da abbinare con specifiche norme igieniche.

Farmaci per la diarrea

Il trattamento farmacologico della diarrea può variare a seconda della tipologia del disturbo e principalmente aiuta ad alleviarne i sintomi.

Nella maggior parte dei casi il medico può consigliare soluzioni orali che aiutano l’organismo a recuperare i liquidi e i sali minerali persi attraverso le feci.

Se siamo in presenza di diarrea cronica, il trattamento spesso consigliato prevede la somministrazione di farmaci antidiarroici, quali la loperamide e il difenossilato. Queste sostanze agiscono inibendo la motilità intestinale e riducendo gli attacchi di diarrea

Sebbene questi rimedi siano molto efficaci nel trattamento della diarrea, si tratta comunque di prodotti farmacologici che possono presentare effetti collaterali importanti. Per questo motivo è bene contattare il proprio medico prima di assumere farmaci, così da valutare insieme il trattamento specifico da seguire.

Sono disponibili anche altri trattamenti per la diarrea, quali ad esempio i probiotici, bismuto salicilato, adsorbenti intestinali e antibiotici che il medico può scegliere di consigliare in base alla tipologia del disturbo, allo stato di salute del paziente e a come questo risponde alle cure.

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Cosa mangiare in caso di diarrea

In presenza di questo disturbo gastrointestinale che mette a dura prova il nostro intestino, è essenziale prediligere alimenti che possano contribuire a migliorare la consistenza delle feci, come per esempio:

  • cibi a basso contenuto di fibre, poiché questi possono rendere le feci più solide. Tra gli  alimenti con poche fibre troviamo: carne, pesce e crostacei, uova, riso bianco, pasta, pane bianco, patate, cracker, carote;
  • frutta, come: banane e mele preferibilmente senza buccia;
  • secondo quanto riportato in numerose ricerche scientifiche, in caso di diarrea è possibile seguire il regime alimentare soprannominato “BRAT”, un acronimo composto da quattro elementi, ossia: banane, riso, mela (apple in inglese) e toast. Ovviamente si tratta di una soluzione alimentare che può essere seguita per un tempo limitato, meglio se dietro controllo del medico.

Si consiglia di evitare bevande contenenti caffeina, che possono avere un effetto lassativo e bevande alcoliche, che potrebbero provocare disidratazione. Inoltre è bene evitare cibi, bevande e zuccheri, anche i succhi di frutta, che possono generare gas, come: legumi, latticini e bevande gassate.

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Come favorire l’idratazione in caso di diarrea

Il rimedio più potente per combattere la diarrea è l’idratazione. Per ristabilire il proprio benessere intestinale, infatti, il primo passo da compiere è bere molto per reidratare i liquidi persi e favorire la guarigione della mucosa intestinale.
In caso di difficoltà nel bere molta acqua, è possibile provare alcune alternative, come l’assunzione di tè, tisane o succo di mela, oppure il consumo di alimenti con alta quantità di liquidi, come il brodo, in particolar modo di pollo, magari accompagnato da pastina o riso.

Come prevenire la diarrea

Infine, ci sono delle buone abitudini che possono aiutare a mantenere il benessere fisico dell’organismo e prevenire i disturbi intestinali, come la diarrea. Ecco alcuni consigli:

  • rispettare le norme di igiene e lavarsi spesso le mani. Questa pratica, spesso sottovalutata, è di fondamentale importanza per prevenire la diffusione di possibili infezioni. Le mani, infatti, entrando in contatto con molte superfici, possono diventare un ricettacolo di virus e batteri. Lavando le mani con frequenza, è possibile contrastare la moltiplicazione di questi agenti patogeni;
  • conservare correttamente gli alimenti, seguendo i consigli relativi alle temperature adeguate alla tipologia di alimento. Inoltre è bene rispettare le date di scadenza dei cibi e non consumare alimenti che abbiano superato quella data;
  • fare attenzione ai cibi e ai liquidi che vengono ingeriti durante i viaggi in particolare nei paesi con standard igienici particolarmente bassi. In questi casi si consiglia di bere l’acqua in bottiglia, evitando l’acqua di rubinetto e i cubetti di ghiaccio. È importante preferire l’acqua in bottiglia anche per lavarsi i denti. Non consumare frutta e verdura cruda, prediligendo cibi ben cotti.

In presenza di dubbi e sintomi correlati a questo disturbo intestinale, si consiglia di contattare il proprio medico, il quale provvederà ad individuare il trattamento specifico sulla base delle esigenze del paziente.