Con il “Green Deal” l’Europa mette la sostenibilità al centro del proprio sviluppo scientifico, culturale ed economico. Un’opportunità concreta per promuovere un nuovo sistema economico e sociale che tuteli le risorse ambientali e contrasti l’utilizzo di sostanze estranee al sistema vivente. È un’occasione irrinunciabile, una strada senza alternative da applicare anche al settore della salute e della terapia. Questo cammino Aboca lo percorre da sempre. Per questo abbiamo scelto di raccontare il nostro Green Deal, in corso da oltre 40 anni, alle più importanti testate europee. Leggi l’articolo su Politico.
“Non siamo noi a cambiare il mercato: è il mercato che sta cambiando. Se non impariamo realmente cosa significa sostenibilità e continuiamo a pensare che possa esserci una crescita illimitata in un pianeta a risorse finite, ci estingueremo”. Intervista a Massimo Mercati a cura di Monica Bozzellini.
“Un viaggio nella natura, per scoprire i segreti di un protagonista di boschi, foreste e grandi parchi. Un viaggio nel mondo degli scoiattoli, maestri di sopravvivenza e paladini dell’adattamento ambientale. E’ il tema del nuovo libro di Josef H. Reichholf, Scoiattoli & Co, in libreria per Aboca Edizioni dal 28 gennaio”. Articolo di Luca Zanini.
“La sabbia non esiste. Esistono i granuli spigolosi della sabbia da costruzione, perfetta per produrre calcestruzzo e asfalto. Esistono i granelli marini che si trovano sul fondo degli oceani, che possono essere aspirati e riutilizzati in superficie”. Articolo di Danilo Zagaria su ‘Tutto in un granello’ di Vince Beiser (Aboca Edizioni).
“A pagina 327 del saggio scritto insieme a Mark Olshaker, Michael T.Osterholm, noto epidemiologo americano, descrive quanto può accadere a causa di una pandemia virale. Se si leggessero queste pagine scorporate dal libro si potrebbe pensare siano una cronaca dì quanto abbiamo vissuto e stiamo vivendo da un anno a questa parte. Può colpire allora apprendere che invece ‘II peggior nemico’ sia stato finito di scrivere nel 2016.” Articolo di Luigi Ripamonti.
“Intervista a Massimo Mercati, amministratore delegato di Aboca, healthcare company italiana che nel novembre 2019 ha ottenuto la certificazione B Corp per gli standard di performance sociale e ambientale”. A cura di Chiara Romeo.
Con il “Green Deal” l’Europa mette la sostenibilità al centro del proprio sviluppo scientifico, culturale ed economico. Un’opportunità concreta per promuovere un nuovo sistema economico e sociale che tuteli le risorse ambientali e contrasti l’utilizzo di sostanze estranee al sistema vivente. È un’occasione irrinunciabile, una strada senza alternative da applicare anche al settore della salute e della terapia. Questo cammino Aboca lo percorre da sempre. Per questo abbiamo scelto di raccontare il nostro Green Deal, in corso da oltre 40 anni, alle più importanti testate europee.
Aboca rinnova la certificazione Biodiversity Alliance, questa volta ottenendo il punteggio massimo di 100/100. È la prima volta, dall’introduzione 5 anni fa di questa metodologia di analisi, che un’azienda raggiunge questo risultato. In particolare, la certificazione Biodiversity Alliance testimonia il grado della qualità biologica dei terreni agricoli e il livello di conservazione della biodiversità.
L’attestazione rilasciata da parte di CCPB (Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici, ente accreditato dal Ministero per le Politiche Agricole che da oltre 30 anni si occupa di attestazioni di aziende del settore agro-alimentare, nonché uno dei maggior enti certificatori a livello nazionale) fa seguito ad un processo di analisi che coinvolge oltre 6600 aziende. Mediamente, le imprese ottengono la certificazione con un punteggio di 79/100.
In questo modo Aboca, che in passato aveva ottenuto la certificazione con ottimi risultati, si conferma un modello di rilievo assoluto nel contesto italiano ed internazionale per quanto riguarda le pratiche agricole, un esempio a livello europeo. Nel solco del Green Deal Europeo, con le comunicazioni “A Farm to Fork Strategy” e “EU Biodiversity Strategy for 2030” la Commissione Europea ha inaugurato un cammino di maggiore attenzione alla sostenibilità delle filiere agricole, ponendo come obiettivo una drastica riduzione dei pesticidi in agricoltura, una diminuzione dei fertilizzanti e un impegno per la conservazione dei nutrienti delle piante, auspicando che entro il 2030 il 25% di tutti i terreni agricoli delle aree UE sia dedicato all’agricoltura biologica.
Le analisi effettuate sui terreni di Aboca – 1700 ettari tra Toscana e Umbria condotti in regime biologico – evidenziano il pieno rispetto di questi principi e testimoniano che la qualità del suolo è addirittura migliorata nel corso del tempo, grazie a un avanzato lavoro di pianificazione, lavorazione e selezione delle colture. Segno di una gestione dei terreni non solo sostenibile, ma addirittura rigenerativa.
Nel dettaglio lo studio compiuto da CCPB è basato sul calcolo dell’indice QBS (Qualità Biologica del Suolo) e nel 2020 ha riguardato nello specifico delle colture in Valdichiana e Valtiberina di biancospino, grindelia, altea, sorgo e melograno, piante dalle quali Aboca ricava i sistemi di sostanze vegetali utilizzati per i propri prodotti terapeutici. Inoltre sono stati analizzati per la prima volta anche terreni destinati al pascolo di suini e bovini allevati allo stato brado. Tramite accurate ispezioni e campionature dei terreni è stato rilevato un altissimo grado di biodiversità, ovvero una fauna del suolo estremamente ricca, vitale e caratterizzata da un elevato grado di adattamento.
“Se lo scoiattolo vi sembra un animaletto simpatico e innocuo, vi stupirete dei funzionari dell’Unione Europea che, seguendo le indicazioni degli zoologi, da sei anni hanno dichiarato guerra a quello grigio”. Articolo dedicato a Scoiattoli & co. di Josef Reicholff (Aboca Edizioni).
Aboca rinnova la certificazione Biodiversity Alliance, questa volta ottenendo il punteggio massimo di 100/100. È la prima volta, dall’introduzione 5 anni fa di questa metodologia di analisi, che un’azienda raggiunge questo risultato. La certificazione Biodiversity Alliance testimonia il grado della qualità biologica dei terreni agricoli e il livello di conservazione della biodiversità.